“Sono stati annunciati i vincitori del World Press Photo, il più importante premio del più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese dal 1955. A vincere i due premi più importanti, il World Press Photo of the Yeare il World Press Photo Story of the Year(novità di quest’anno) sono stati due fotografi che si sono occupati entrambi dei problemi delle migrazioni negli Stati Uniti: John Moore e Pieter Ten Hoopen. Moore ha vinto il World Press Photo of The Year, che premia la singola foto più significativa dell’anno, con un’immagine che mostra una bambina honduregna di due anni che piange mentre sua madre viene perquisita da un’agente alla frontiera tra Messico e Stati Uniti.
Pieter Ten Hoopen ha vinto invece il World Press Photo Story of the Year, dedicato a una storia e a una narrazione di grande effetto su una questione di grande rilevanza giornalistica, con un lavoro sulla carovana dei migranti diretta negli Stati Uniti e partita dall’Honduras nell’ottobre 2018.
I finalisti della 62esima edizione del premio erano stati annunciati a febbraio, mentre oggi sono stati svelati i vincitori in ciascuna categoria, in un’apposita cerimonia ad Amsterdam. Marco Gualazzini, fotografo italiano dell’agenzia Contrasto, ha vinto nella categoria Ambiente, Storie, con un lavoro sulla crisi umanitaria nel Ciad che era tra i finalisti per entrambi i premi più importanti. L’italiano Lorenzo Tugnoli, sempre di Contrasto, ha vinto nella categoria General News, Storie, con un lavoro per il Washington Postsulla tragedia umanitaria in Yemen e anche le sue foto erano tra le finaliste per il World Press Photo Story of the Year.
Per selezionare i vincitori, i giudici hanno esaminato 78.801 fotografie di 4.738 fotografi da 129 paesi diversi. Le foto vincitrici saranno esposte in mostre in tutto il mondo, a partire da un festival di due giorni ad Amsterdam che inizierà domani 12 aprile. Le prime tappe in Italia saranno a Roma dal 25 aprile al 26 maggio, e a Milano dall’11 maggio al 2 giugno.
La giuria generale del premio cambia a ogni edizione e quest’anno era presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione del National Geographicche si occupa di contenuti visivi. Con lei ne facevano parte il fotografo Neil Aldridge, la curatrice Yumi Goto, il fotografo di Getty ImagesNana Kofi Acquah, Paul Moakley, responsabile dei progetti speciali di TIME, la fotogiornalista Alice Martins e la fotogiornalista di Associated PressMaye-e Wong.”
fonte Il Post