“Sono stati annunciati i vincitori della 60esima edizione del World Press Photo (WPP), il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese dal 1955. Quest’anno sono state sottoposte alla giuria più di 80mila foto, scattate da 5.034 fotografi.
Il premio principale, il World Press Photo of the Year, è stato vinto dal fotografo turco Burhan Ozbilici dell’agenzia Associated Press per la fotografia che si intitola Un assassinio in Turchia, di cui si parlò molto quando venne scattata: mostra l’attentatore Mevlüt Mert Altıntaş subito dopo aver ucciso l’ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov, a una mostra d’arte a Ankara, il 19 dicembre 2016.
Per l’intero servizio Ozbilici ha vinto anche il primo premio nella categoria Spot News, Storie.
Mary F. Calvert, che fa parte della giuria, ha detto che la foto vincitrice rappresenta al meglio il significato e la definizione del World Press Photo: «È stata una decisione molto molto difficile, ma alla fine abbiamo ritenuto che la foto dell’anno fosse un’immagine esplosiva che parlasse davvero dell’odio dei nostri tempi. Ogni volta che arrivava sullo schermo dovevi quasi spostarti indietro, tanto è forte quell’immagine».
Burhan Ozbilici ha 59 anni, è nato a Erzurum, in Turchia, e prima di entrare a far parte di Associated Press (AP) nel 1989 aveva lavorato per diversi giornali turchi, tra cui un quotidiano in lingua inglese (Turkish Daily News). Per AP ha seguito tutte le storie che riguardano la Turchia, compreso il tentato colpo di stato dell’estate 2016, ma anche la crisi in Siria, e ha avuto diversi incarichi in paesi come l’Arabia Saudita, il Qatar, l’Egitto e la Libia, tra gli altri.
Ha raccontato anche la crisi del Golfo in Arabia Saudita nel 1990, la prima guerra del Golfo al confine turco-iracheno, l’esodo dei curdi in Turchia e il loro ritorno in Iraq dopo la guerra nel 1991, tra le altre cose.
La giuria internazionale del premio cambia a ogni edizione: viene nominata dal direttore del WPP Lars Boering ed è composta da sette membri che votano a scrutinio segreto finché un’immagine non ottiene sei preferenze, aggiudicandosi il premio. Il capo della giuria dell’anno scorso, Francis Kohn, aveva spiegato che per favorire la concentrazione gli organizzatori mantengono bassa, attorno ai dieci gradi, la temperatura nella sala proiezioni in cui vengono mostrate le fotografie: i giurati scelgono quindi le foto da premiare avvolti nelle coperte e in una sala che è tenuta quasi sempre nella semioscurità, per far vedere meglio le immagini.
Il vincitore per la foto dell’anno riceve un premio di 10 mila euro, mentre i primi classificati in ogni categoria ne ricevono 1.500. La cerimonia di premiazione si terrà ad Amsterdam ad aprile.”
Articolo della sezione Cultura de IlPost
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